Mini guida per gestire i rifiuti durante le gite in montagna
Con l’arrivo della bella stagione aumenta fisiologicamente il volume delle persone che inizia a riprendere a camminare per i sentiri di montagna, siano essi su vette rocciose ad alta quota o verdi vallate, tra pascoli e ruscelli. Ovviamente, anche in questo caso, la gestione dei rifiuti è di fondamentale importanza. Come puoi allora organizzarti durante le escursioni in quota? Ecco una piccola lista di consigli pratici per non rinunciare mai alla sostenibilità e per rendere meno pesante l’impronta che lasci alle tue spalle, quando ti metti in cammino…
Non lasciare e non prelevare. Se non devi abbandonare i rifiuti nella natura, ricordati però che è buona norma anche non portare via nulla dalla montagna come fiori o pigne secche…
Inizia a ridurre, a partire dalla preparazione dello zaino
Come gestire i rifiuti quando organizzi merende o pranzi all’aperto, in mezzo alla natura? Semplicemente, producendo meno rifiuti possibile. La prima cosa è partire dallo zaino, quando sei ancora a casa. “Less is more” è la regola base.
- Evita di mettere nello zaino imballaggi inutili, in modo tale da limitare i rifiuti. Per esempio per gli spuntini e i pranzi al sacco è meglio usare contenitori riutilizzabili, ovviamente da riportare vuoti a casa.
- Portati dietro anche dei sacchetti per differenziare la spazzatura che produrrai come per esempio una buccia di banana, i semi di un frutto, dei fazzoletti di carta… Durante la passeggiata, se produci spazzatura, riponi tutto nello zaino e portala a casa per smaltirla corretamente.
- Per i mozziconi di sigaretta portati un posacenere tascabile (anche se, va ricordato, fumare fa male e sarebbe certamente meglio evitarlo e goderti l’aria pulita di montagna!)
- Portati dietro la carta igienica biodegradabile. I fazzoletti impiegano sui 3 mesi per degradarsi mentre la carta igienica impiega in linea di massima 3 settimane.
- Ricorda di portare la borraccia al posto delle bottigliette di plastica usa e getta.
Da tenere a mente: tutto ciò che ti porti dietro in montagna devi riportarlo sempre a casa. Non lasciare i tuoi rifiuti nei rifugi, nei bivacchi o nei bagni. E tieni bene a mente che nasconderli sotto i rami o sotto i sassi, non li fa certamente sparire! L’ideale è puntare alla filosofia zerowaste anche per le tue gite all’aria aperta.
Hai idea dei tempi medi di degradazione?
Molte persone (forse) la smetterebbero di gettare a terra i rifiuti se toccassero con mano i danni provocati all’ambiente e si rendessero realmente conto di quanto tempo certi oggetti impiegano per deteriorarsi nel terreno. Diamo allora qualche numero per rendere l’idea di come certi gesti incivili o di semplice e maleducata distrazione possano danneggiare acqua, terra e animali per lungo tempo.
Ecco alcuni tempi medi di degradazione naturale dei rifiuti nel terreno:
- Una gomma da masticare? Cinque anni
- Una lattina d’alluminio per bibite? Dai 10 ai 100 anni
- Un mozzicone di sigaretta? Circa 2 anni
- Il torsolo di una mela? 3 mesi
- Una bottiglia di vetro? Circa 1000 anni
- Una bottiglia o un sacchetto di plastica? Tra i 100 e i 1000 anni
- Un pannolino usa e getta? 400 anni
- Fazzoletti e tovaglioli di carta? 3 mesi
I rifiuti, insomma, possono restare dispersi nell’ambiente per tantissimo tempo, rovinano la bellezza del paesaggio, possono inquinare il terreno e le falde acquifere e, spesso, mettono in pericolo anche la fauna.
Una curiosità? Lo sapevi che a Bolzano esistono delle sculture che funzionano da contenitori per raccogliere i rifiuti in montagna? Si tratta dell’originale progetto artistico “Take me Home” firmato da AliPaloma e Mirijam Heiler. Se vuoi approfondire, leggi l’articolo uscito sull’ANSA.
Oltre a quelli relativi alla montagna, vuoi sciogliere anche alcuni dubbi sulla differenziata al mare, in spiaggia? Leggi l’articolo che abbiamo già pubblicato sul nostro Blog Rea.